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Quello di Stupinigi, nella pianura a sud di Torino, è un complesso figurativamente ricco e articolato. Il salone ellittico juvarriano è il cuore di un'architettura che sottende un intero territorio. Il vialone rettilineo che proviene dalla capitale, i poderi, il giardino circolare e tutta la tenuta, sono elementi eclatanti nel ridisegno di un brano di paesaggio compreso fra le mura della città e le Alpi. Tuttavia, ogni paesaggio disegnato è frutto non (solo) dell'ingegno di uno o più architetti, ma del labor che compete alla costruzione fisica di luoghi, di spazi e di prospettive. Così, dietro la realizzazione del Concentrico di Stupinigi si cela un mondo di maestranze, di capomastri, di impresari, di pratiche di cantiere, dove ogni materiale è impiegato secondo precise istruzioni, affinché ciascun elemento sia messo in opera a regola d'arte. Questo libro, scritto a partire dai documenti iconografici conservati presso l'Archivio Storico dell'Ordine Mauriziano di Torino e corredato di saggi che ne guidano la lettura, racconta quel mondo di fatiche e di esperienze costruttive. Costituisce in questo modo un contributo di conoscenza al cantiere di restauro di opere del Settecento.